Da S. Benedetto del Tronto
una nuova interpretazione della violenza!

PARI OPPORTUNITA' INCLUSIVE

di ogni tipo di vittima indipendentemente dal sesso

CENTRO ANTIVIOLENZA OLTRE IL GENERE
CENTRO ANTIVIOLENZA PER UOMINI E PER LA RIEDUCAZIONE DI PERSONE MALTRATTANTI
(Leggi la locandina)

EMERGENZA CORONAVIRUS
PSICOLOGI E PSICOTERAPEUTI SOLIDALI ON LINE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI!
(Leggi la locandina)


Uomini e Donne Uniti per garantire la tutela della vittima
indipendentemente dal Genere
perchè la violenza "non ha sesso"
ma è legata alla Cultura Tossica delle Persone.

 

Cosa offre il servizio

  • • Primo ascolto con operatore del Call Center, finalizzato a inquadrare il problema presentato
    • La rivisitazione del problema a cura di uno psicoterapeuta, finalizzato all’individuazione dei meccanismi che hanno contribuito ad alimentarlo e all’individuazione di un percorso personalizzato per fronteggiarlo e spezzare il circuito della violenza;
    • Restituzione all’utente di quanto emerso dalla rivisitazione con spiegazioni chiare di ogni passo necessario da attuare
    • Monitoraggio ed aiuto, ove possibile, nell’attivazione delle eventuali maglie della Rete di Aiuto contemplate nel percorso personalizzato (Servizi Psichiatrici, Servizi Sociali, Forze dell’Ordine, Psicoterapeuti, Centri Anti Violenza, etc.)
    • Ove necessario per gli Uomini Vittima di Violenza mettiamo a disposizione:
    • Un colloquio orientativo con gli avvocati convenzionati e la possibilità di essere da loro seguiti in regime di Libero Patrocinio in eventuale causa legale,
    • Cicli di Psicoterapia a prezzo agevolato con psicoterapeuti convenzionati
    • Occasioni psicoeducative di sensibilizzazione (corsi, conferenze, convegni, etc.) miranti:
    • a contrastare le Falle dell’attuale Interpretazione della Violenza
    • a far comprendere la matrice alla base della Violenza
    • ad aiutare i genitori e le famiglie a contrastare i vari aspetti della Violenza (compreso il Bullismo e la Violenza Assistita) e i comportamenti maltrattanti in genere
  •  

 

Obiettivi del servizio

  • 1. Offrire Tutela ad Uomini Vittime di Violenza (che subiscono Maltrattamenti, Prevaricazione, Stalking, Bullismo) e indicazioni per uscire dal Circuito della Violenza.
    2. Essere un punto di riferimento per le Persone Maltrattanti, per comprendere la maniera per liberarsi della propria aggressività e gestire le divergenze in modo rispettoso.
    3. Prevenire Atti Estremi (suicidio, omicidio, suicidio-omicidio)
    4. Offrire occasioni psicoeducative alla cittadinanza del territorio Comunale per promuovere relazioni più serene con se stessi e con gli altri (attraverso varie modalità come videoconferenze, corsi, conferenze, etc.)
    5. Promuovere l’istituzione di Centri Anti Violenza dedicati anche agli Uomini, che accolgano utenze a prescindere dal genere, attraverso un lavoro di sensibilizzazione e di rete con istituzioni pubbliche e private.
  • Il Servizio risponde alle richieste di aiuto provenienti da qualsiasi parte d’Italia, ma nei suoi dettagli più salienti è rivolto alla cittadinanza del Comune di S. Benedetto.

Destinatari

 

  • Uomini di qualsiasi età “vittime” di violenza, prevaricazione, bullismo, stalking, ricatti, persecuzione. Nell’ottica inclusiva che ci contraddistingue, accogliamo anche le richieste di aiuto da parte di donne, ma alla luce del fatto che per la loro tutela esistono già aiuti ben strutturati, intendiamo dedicare la gran parte delle nostre limitate risorse alla tutela degli uomini. Le eventuali richieste di aiuto da parte delle donne avremo cura di convogliarle ai Centri Anti Violenza a loro dedicati.
    Uomini e Donne Maltrattanti, intenzionati ad avere indicazioni per spezzare il circuito della Violenza: come liberarsi della propria aggressività e gestire le divergenze in modo rispettoso
    Uomini e Donne preoccupati di commettere Atti Estremi (suicidio, omicidio, suicidio-omicidio);
    Uomini e Donne testimoni di “violenze subita da terze persone” (compresa la Violenza Assistita, vittime di bullismo e la violenza agita sugli Anziani) al fine di capire come muoversi per non macchiarsi di Omertà;
    • Chiunque desideri approfondire i contenuti di questo volantino: siamo disponibili ad essere invitati a conferenze, seminari, convegni, trasmissioni televisive.

Il Perché

Le falle dell'attuale interpretazione della violenza

1. si tende a credere che la Violenza abbia più matrici, invece la Violenza ha un’unica matrice: l’Analfabestismo Psicologico, che induce alla Gestione Dicotomica delle Divergenze.
A cambiare è l'oggetto della Violenza (maschio, femmina, animale, bimbo, figlio, genitore, etc.) e la modalità con cui la Violenza viene attuata: modalità he possono “ferire” il corpo (Violenza Fisica: schiaffi, pugni coltellate etc.); che possono “ferire” la sensibilità interiore (Violenza Psicologica: mortificazioni, critiche, dipendenza economica); che possono “ferire” Corpo e Psiche (Violenza Psico-Fisica: lo stupro può essere un esempio).

2. si tende a considerare la Donna Vittima e l'Uomo Carnefice, invece si dovrebbe capire che concentrare sul dualismo Forte/Carnefice–Debole/Vittima, capendo che sia l’uomo che la donna, affetti da “Analfabetismo Psicologico” utilizzano la “Gestione Dicotomica delle Divergenze”.

Il vero killer: l'Analfabetismo Psicologico

Oggigiorno è sempre più arduo instaurare rapporti calorosi e duraturi: sono in aumento conflitti, ostilità e dissidi relazionali e sono sempre più frequenti gli atti estremi (omicidi, suicidi ed omicidi-suicidi) compiuti da persone della sfera affettiva (partner, parenti, amici, vicini, colleghi).
É opinione comune credere che Violenza e Prevaricazione siano peculiarità del Maschio: è di gran moda il binomio “Donna Vittima e Uomo Carnefice”.
Ma Violenza e Prevaricazione non sono problemi causati dal genere ma causati dalla Cultura della persona “in genere”, sia del maschio che della femmina, entrambi affetti da “Analfabetismo Psicologico”. Paragonando l’Essere Umano ad un Computer, in cui la Psiche è il Software e il Corpo è l’Hardware, essere affetti da Analfabetismo Psicologico equivale ad avere un Software con informazioni/programmi scorretti (a volte veri e propri Virus) che indurranno l’Essere Umano a funzionare in modo controproducente.
La diversa qualità di Azioni ed Emozioni dell’Essere Umano (d’amore o di odio, di compassione o crudeltà, di apprezzamento o disprezzo, di consenso o dissenso, di tolleranza o rigidità), dipende dalle informazioni acquisite nell’ambiente in cui egli è vissuto: informazioni che diventano le Mappe Mentali (i programmi del software), che si utilizzano in ogni istante della vita per decidere come comportarsi e come interpretare gli eventi.
Ebbene, mentre le mappe di gran parte degli ambiti si sono aggiornate (per accendere il fuoco non si usa più la pietra focaia, per curarsi non si usano più le sanguisughe, etc.) quelle dell’ambito “Relazione con Se Stessi e gli Altri” no: si continua ad usare Mappe Mentali cavernicole che non permettono di raggiungere gli obiettivi d’Amore e di Rispetto che tutti hanno nel cuore.

La Gestione Dicotomica delle Divergenze è il comun denominatore di ogni conflitto dentro e fuori casa, perché rende ogni relazione un’arena conflittuale in cui hanno spazio solo gli interlocutori Forti a discapito dei Deboli: dalle guerre sanguinarie dell’era cavernicola, agli stermini delle Crociate, ai duelli del Far West, al Nazismo, agli omicidi della Mafia, della Ndrangheta, del Terrorismo, dell’Isis, a tutte le violenze che si consumano all’interno della Relazione Affettiva, compresa la Violenza Assistita.

Bisogna attivarsi per sconfiggere l’Analfabetismo Psicologico il vero killer di cui sono vittime sia gli Uomini che le Donne

Gestione DICOTOMICA delle DIVERGENZE

Una delle più gravi conseguenze dell'Analfabetismo Psicologico è, infatti, il Pensiero Dicotomico: un programma infetto che, sulla base della tossica informazione “la Verità Assoluta esiste”, spinge la Persona ad elaborare gli eventi in maniera binaria (tutto/niente, bianco/nero, cento/zero) senza vie di mezzo. É una delle più gravi distorsioni cognitive perché costringe a muoversi su binari rigidi e inflessibili impedendo di adattarsi a ciò che diverge dal proprio pensiero: impedisce la conciliazione e il reciproco rispetto.
Il Pensiero Dicotomico, infatti, induce alla Gestione Dicotomica delle Divergenze: ogni divergenza/diversità, viene gestita con una modalità che prevede come unica soluzione la soppressione di ciò che si considera “sbagliato” per cui, uno dei due Poli oggetto della Divergenza deve necessariamente soccombere: necessariamente il Polo che si trova in una posizione di Forza (economica, fisica, di ruolo, psicologica) tenderà a prevaricare il Polo che si trova in situazione di Debolezza.

Sia la DONNA che l'UOMO possono essere
vittima e carnefice!

Indipendentemente dal genere, dalla razza, dall’età, a causa della Gestione Dicotomica delle Divergenze:
Chiunque, rischia di essere prevaricato e di subire violenza, se viene a trovarsi nella posizione di Debolezza: notoriamente le donne, certo, ma anche gli uomini, ogni qual volta vengono a trovarsi in una posizione di debolezza nei confronti di altri uomini, di donne, di giovani, anziani, etc.;

• e Chiunque rischia di prevaricare e agire violenza, venendosi a trovare nella posizione di Forza (di ruolo, fisica, psicologica economica): notoriamente gli uomini, certo, ma anche le donne, ogni qual volta vengono a trovarsi in una qualche posizione di dominanza nei confronti di altre donne, di uomini, di bambini, anziani, animali.

DEBOLICIDIO

Il comun denominatore di tutte le Vittime è quello di essersi trovate in una posizione di Debolezza rispetto ad Interlocutori in Posizione di Forza, posizione che li ha resi ‘il Polo Sacrificabile’: le donne, certo, ma anche gli uomini (prevaricati prevalentemente da altri uomini ma anche da donne) e chiunque altro “si trovi a divergere dalla visione di vita dell’interlocutore che si trova in posizione di potere.
Al di là delle rilevanze statistiche (che se effettuate dall’angolazione che proponiamo potrebbero riservare delle sorprese), termini come “Femminicidio” e altri equipollenti, non hanno più molto senso, in uquanto, per par condicio, si dovrebbe coniare un neologismo per ogni tipo di vittima (e non sarebbe più finita).
Sarebbe più indicato adottare un neologismo, che racchiuda ogni tipologia di vittima: perché non Debolicidio (prevaricazione/uccisione di chi si trova in situazione di debolezza).

CHI SIAMO

Il CIATDM (https://ciatdmcoordinamento.altervista.org), acronimo di Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Minori, è un organismo di associazioni del volontariato non profit, e di persone e cittadini che operano e non nel campo della tutela dei diritti dei minori, della famiglia, e delle problematiche ad esse connesse. Presidente Nazionale è Aurelia Passaseo. Ha sedi dislocate in diverse città d’Italia tra cui, dal 2019, anche a S. Benedetto del Tronto: responsabile Mara Vena. La sede sambenedettese si è offerta di concretizzare l’indirizzo politico innovativo proposto sin dall’inizio del mandato, nel 2016, dall’assessore alle Pari Opportunità del Comune di S. Benedetto del Tronto dott.ssa Antonella Baiocchi. Ci troviamo in perfetta sintonia con il pensiero politico dell’Assessore Baiocchi, riassunto nel link allegato che riporta la relazione presentata dall’assessore al convegno del 18 dicembre 2020 “Fallimento del Rispetto, pregiudizi e violenza”: https://drive.google.com/file/d/1W8kznge-0ccXf2-hd_L7l9lUMaz_BYv9/view?usp=sharing

Nello specifico condividiamo

• il concetto della Bidirezionalità della violenza

• la necessità di PARI OPPORTUNITA’ INCLUSIVE di ogni vittima: le donne certo , ma anche qualsiasi altra vittima indipendentemente dal sesso, compresi gli uomini per la tutela dei quali, ad oggi lo stato non spende un euro.

 • la necessità che uomini e donne si alleino per combattere la vera matrice della violenza che, è "culturale" e non conosce sesso, età, cultura, ceto sociale. A questo proposito, nella speranza di poter contribuire in questo faticoso impegno psicoeducativo, abbiamo deciso di proporre all’assessore di concretizzare il servizio che più volte l’abbiamo sentita desiderosa di realizzare: un Servizio Antiviolenza che si prenda cura anche degli uomini vittima di volenza. A questo proposito abbiamo impostato con la sua supervisione il CAV OLTRE IL GENERE, un servizio che risponda alle esigenze di tutela di tutti i soggetti, a prescindere dal genere. Il servizio si avvale della collaborazione al bisogno, gratuita al 100%,

• di alcuni professionisti psicologi e psicoterapeuti del territorio

 • di alcuni professionisti della Cabina di Regia Antiviolenza Comunale di S. Benedetto del Tronto

• e della collaborazione della Vox Media organismo di conciliazione, arbitrato e mediazione famigliare. .


Contattaci

CHIAMACI

351 5207557

da S. BENEDETTO DEL TRONTO (AP)
per tutta L’ITALIA

Orari: 9.00/12.00 – 15.00/20.00

365 giorni l'anno


Non si offrono 'Cure' ma indicazioni per
fronteggiare il problema presentato


Con la collaborazione di:

Con il patrocinio nominale di:
Associazione di Aderenti Nazionali per la Tutela dei Minori

PADRI SEPARATI FUORI
DAL SILENZIO

seperAzione
PAPA'


Fonte dei contenuti del progetto e proprità intelletuale:
«La violenza non ha sesso» Alpes Italia 2019; «Alle Radici della Relazione Malata» Editori: Youcanprint 2015; «La violenza non ha sesso» Alpes Italia 2019
Autore: Antonella Baiocchi Psicoterapeuta, Specialista in Criminologia